Scuol@Europa

Organo della Federazione Nazionale Insegnanti Centro di  Iniziativa per l'Europa (FENICE)

Anno II  n.4  -  Ottobre 2007

 

Arrivano Hocus e Lotus!

I Dinocroc che insegnano le lingue ai bambini

Giulia Francese

Hocus e Lotus sono due piccoli dinocroc, hanno il dente di un coccodrillo e la coda di un dinosauro e vivono in un parco mille avventure con tanti amici simpatici e tanti bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. “Quando arriva l’ora di Hocus e Lotus, entriamo nel mondo magico e parliamo la loro lingua!” dice una bambina della scuola dell’infanzia, riferendosi all’inglese, ma Hocus e Lotus parlano anche italiano, tedesco, francese e spagnolo, a seconda delle scuole e del paese in cui ci troviamo. Premiati con l’oro al Festival per l’educazione permanente a Berlino Hocus e Lotussono stati creati all’interno di una serie di progetti Europei Socrates Lingua lanciati dal-l’Università di Roma “La Sapienza”, e offrono un percorso completo e innovativo per l’insegnamento delle lingue ai bambini. I materiali multimediali si basano sui principi del-la psicolinguistica evolutiva, ossia sul naturale processo di apprendimento di una lingua. Concetti come l’affetto, la narrazione, la buona comunicazione, l’uso di gesti ed espressioni facciali e una serie di esperienze positive ripetute e vissute insieme sono le basi teoriche e pratiche di questa nuova metodologia. Le ricerche effettuate da 4 Università Europee a partire dal 1992 su circa 4.000 bambini nelle Scuole di Italia, Spagna, Germania, Olanda, Francia, Portogallo e Slovenia hanno dimostrato che con Hocus e Lotus è effettivamente possibile imparare con successo una nuova lingua, ma hanno anche evidenziato l’importanza della figura dell’insegnante e della sua formazione a questo nuovo modello. In Italia il Centro Interuniversitario ECONA con sede all’Università di Roma “La Sapienza” offre un corso di perfezionamento in glottodidattica infantile triennale e un Corso di formazione in servizio con borsa di studio Comenius per le insegnanti di tutta Europa. I corsi Comenius sono offerti anche dal Cilt nel Regno Unito e da altre istituzioni in Germania, Spagna, Olanda e Austria. Si possono trovare maggiori informazioni sul sito www.hocus-lotus.edu. Un’insegnante della scuola dell’infanzia ci racconta una delle sue “lezioni magiche”: “Per prima cosa entriamo nel mondo magico e indossiamo la maglietta magica, elemento simbolico di passaggio dal mondo reale, in cui si parla italiano, a quello fantastico di Hocus e Lotus, in cui si par-la solamente l’inglese. Ci disponiamo nel cerchio magico tenendoci per mano, chiudiamo gli occhi e contiamo in inglese fino a dieci.

Poi racconto ai bimbi una delle avventure di Hocus e Lotus abbinando con gesti, espressioni facciali, tono della voce, le nuove parole. Non abbiamo bisogno di traduzioni, comprendiamo e produciamo la nuova lingua divertendoci un mondo. La stessa avventura che abbiamo recitato viene trasformata in un musical. La musica non è soltanto uno sfondo, ma aiuta a creare lo stato emozionale. Il canto, più volte ripetuto, assicura il ricordo, dato che il testo delle musiche coincide con il testo delle storie che abbiamo drammatizzato. Finalmente posso narrare la nostra avventura guardando le vignette del libro illustrato e spiegare così le parole che non si possono mimare, ad esempio il colore della farfalla amica di Hocus! Per premio e con grande attesa di questo momento da parte dei bambini ci guardiamo il cartone animato, un modo piacevole e divertente per ripassare il linguaggio appreso finora. Con fatica faccio tornare i bimbi nel cerchio magico dato che vogliono continuare a vedere i cartoni all’infinito e tenendoci per mano chiudiamo gli occhi e contiamo nella lingua straniera da 10 a 0! Ci togliamo la maglietta ricominciamo a parlare in italiano”. La stessa insegnante ci fa sentire, orgogliosa, una storia di Hocus e Lotus raccontata in L2 da uno dei suo piccoli alunni, di anni 5, al secondo anno di apprendimento: “One day Lotus was walking home. I phone.... I phone Frog. One, two, three, four. Hallo, Frog. It’s Lotus. Today’s Hocus birthday, come to his party and bring a lemonade, the balloons. Don’t tell Hocus because it’s surprise! Bye bye Frog. I phone Duck. One, two, three, four. It’s Lotus. Today is Hocus birthday, come to his party and bring the lemonade. Don’t tell Hocus because it’s a surprise! Bye bye Duck. I phone, I phone Rat. One, two, three, four. Hal-lo Rat! It’s Lotus. Today’s Hocus birthday, come to his party and bring cake. Don’t tell Hocus because it’s a surprise. Bye bye Rat! Hocus was walking in the park. Trallalala…. Oh look a Frog! Oh The Hocus is coming! The cake, I must the cake! Hallo Hocus! Hallo Frog! Do you know what day is today? Today? Today? Is beautiful day! He doesn’t know my birthday! Bye bye Frog. Bye bye Hocus, trallalala…. Oh look a Duck is … the lemonade is for Hocus, Oh there is Hocus! Oh hallo Hocus. Hallo Duck! Do you know today is my birthday? Today, today is Monday! Monday? He doesn’t know my birthday! Bye bye Frog! Trallalala…. Oh look a Rat! The balloons. In the balloons is for Hocus. Oh! Hocus. Uh! Hocus! Uh! Hocus is coming, the balloon. Don’t tell Hocus. Do you want today is my birthday? Today, today? Is beautiful day! Beautiful day? He doesn’t know my birthday. Bye bye Rat. Trallalala…. la. Rat, Frog and Duck: one, two, three SUPRISE! Happy birthday to you, happy birthday to you, happy birthday dear Hocus, happy birthday to you!”. (metodo di raccolta dati: audioregistrazione, titolo del format narrato: Hocus’s birthday (format n°12 ; 2° livello). Ci fa vedere poi il filmato di una storia nuova inventata da un gruppo di bambini sempre di 5 anni, questa volta al terzo anno di apprendimento. Da queste osservazioni emerge quindi che bambini possono effettivamente imparare una seconda lingua nella scuola d’infanzia imparando non solo un breve dialogo o i nomi di qualche colore, ma persino intere storie arrivando addirittura a inventarne di nuove, in L2.

 

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